"Qual è il miglior xxx dell'anno?" è una domanda che non mi piace: in primis perché non scelgo cosa leggere\guardare in base all'anno di uscita: preferisco pescare a casaccio. Quest'anno, per esempio, ho letto pochissimi romanzi pubblicati nel 2010.
In secondo luogo perché, in genere, i risultati di questi "sondaggi" tendono a essere sempre molto uniformi.
Preferisco metterla giù in questi termini: qual è stata la vostra miglior lettura dell'anno? Ecco, così potete anche dirmi, che so, Il cantico delle creature, e va benissimo!
Per quanto mi riguarda il 2010 è stato un anno ricco di soddisfazioni in ambito letterario, molto più avaro in quello cinematografico. Insomma, ho letto splendidi romanzi, ma ho visto pochissimi film veramente buoni.
Libri? Ecco il mio poker d'assi:
- Uomini e topi
- La ragazza della porta accanto
- Cattedrale (sì, la rat-censione extended è sempre in cantiere)
- Neuromante
Come potete vedere, solo il romanzo di Ketchum (scritto nel 1989) è stato pubblicato in Italia nel 2010.
Il livello medio dei finalisti è spaventosamente alto e la scelta non è affatto semplice: ma visto che va fatta, mi inchino ai piedi della Scrittura e decreto Cattedrale miglior libro da me letto nel 2010.
Passiamo al cinema: qui la situazione è ancora più complicata, vuoi perché il numero di film che ho visto quest'anno è di gran lunga inferiore rispetto al 2009, vuoi perché la qualità media delle opere in cui sono incappato è decisamente bassa, aggiungete qualche delusione inaspettata... poca roba insomma, ma qualcosa di buono si riesce comunque a tirarlo fuori. Un altro bel pokerino (scommettiamo che me ne sono perso qualcuno per strada?):
- Inception
- Dead Man's Shoes
- Fantastic Mr. Fox
- Van Diemen's Land (qui la recensione di Elvezio)
Premio Shane Meadows, che mi ha regalato anche la miglior serie tv dell'anno: medaglia d'oro dunque a Dead Man's Shoes.
Ed ecco infine i buoni propositi per l'anno venturo. Come avrete capito, la costanza non è proprio il mio forte: preferisco non sbandierare promesse che poi chissà se manterrò. D'altra parte, rendere pubblico qualche piccolo obiettivo potrebbe stimolarmi ad aggiornare le pagine della Tana con più frequenza. Facciamo così: anche in questo caso metto giù un bel poker, un poker di Ratti. Ecco dunque i miei 4 buoni propositi per il 2011:
- Innanzitutto voglio occuparmi di più di narrativa italiana. Anzi, diciamo che voglio occuparmi di narrativa italiana. Non sono mai stato un grande lettore di romanzi nostrani. La letteratura che da sempre mi affascina di più è quella americana. Ma di recente ho letto belle parole su certi esordienti di casa nostra: credo sia compito della rete dare voce a chi, schiacciato dalle logiche commerciali e di marketing, fatica ad avere spazio altrove no? Ok, magari certa scena italiana di genere fa pena, è tutta un magna magna ecc. Non mi interessa: voglio occuparmi di romanzi, il resto è fuffa.
- In secondo luogo, vorrei leggere tutta l'opera in prosa di Carver. E non credo ci sia bisogno di giustificare questa scelta.
- Ci sono tre scaffali vuoti nella mia biblioteca (in senso figurato eh, nella Tana non c'è più posto nemmeno per un 100pagine1000lire) che ho in programma di riempire, anche solo parzialmente: Fritz Leiber, che a non averlo letto si passa per pazzi furiosi e si ricevono minacce; David Foster Wallace, che abo mi ha fatto una testa così; e William Faulkner, spaventosa voragine di ignoranza personale.
- last but not least, vorrei che il 2011 fosse l'anno del definitivo sorpasso del digitale sul cartaceo. Un po' perché, come scrivevo qui sopra, se continuo a comprare mallopponi da 800 pagine fra un po' mi tocca sfrattare il cane; un po' perché credo che l'eBook surclassi il cartaceo quasi su tutta la linea.
Farò il possibile per mantenere gli impegni presi: come sempre, siete autorizzati a crocifiggermi in sala mensa se vi accorgerete che la pigrizia ha preso ancora una volta il sopravvento.