martedì 23 dicembre 2008

giovedì 18 dicembre 2008

Non ci estingueremo mai

Nella foresta pluviale del Mekong, il fiume che attraversa 5 province dell'Asia meridionale, gli scienziati del Wwf hanno scoperto oltre 1000 nuove specie di animali. Tra di loro, oltre al ragno più grande del mondo (di cui mi occuperò personalmente, cancellandolo dalla faccia della Terra), un ratto che si pensava avesse cominciato a estinguersi 11 milioni di anni fa.
Ecco lo stupefacente roditore in tutta la sua magnificenza:


Benvenuto fratello.

La scena-cult del giorno



Sei la canticchiante e danzante merda del mondo.

mercoledì 17 dicembre 2008

Dante's Inferno

Primo trailer per Dante's Inferno, action 3d che, come si evince dal titolo, sarà ispirato alla prima cantica della Divina Commedia.
Il gioco è in sviluppo presso lo studio che si è occupato della realizzazione di Dead Space (sì Ziga, prima o poi farò pure quello), indi per cui c'è di che star tranquilli. Uscita: 2009, sito ufficiale raggiungibile qui.
Enjoy.

La scena-cult del giorno: in culo al mondo



L'indimenticabile monologo allo specchio di Edward Norton in quel capolavoro di film che è La 25a ora.

Madworld: happy holidays trailer

Versione non censurata del nuovo trailer di Madworld, delirante gioco in uscita a marzo 2008. Only for Wii, of course.

giovedì 11 dicembre 2008

Happy birthday Doom!

Pochi lo sanno (e nemmeno io lo sapevo fino a 5 minuti fa), ma oggi è il quindicesimo compleanno del mitico, unico, inimitabile Doom!
Ricordo lo stupore generale al momento della sua apparizione, le interminabili sessioni notturne, la sensazione di immersione totale... aaahhhh i videogiochi di una volta (colonna sonora giuroooooooooooooo)!
E allora qua, dasime un BFG novemilaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!

Ennesimo, bellissimo trailer per Watchmen

venerdì 5 dicembre 2008

Let the Right One in



Oskar è un bambino solitario e taciturno, costantemente preso di mira dai bulli della scuola e costretto a subire in silenzio insulti e vessazioni di ogni genere. In cuor suo cova il segreto desiderio di una sanguinosa vendetta, ma l'unico oggetto in cui ha il coraggio di piantare il suo coltello è un albero spoglio che cresce nel cortile innevato del palazzo in cui vive. La sua cupa e silenziosa routine subisce un repentino cambiamento quando nella sua vita irrompe la figura di Eli, spettrale ragazzina trasferitasi insieme al “padre” nello stesso condominio. Ciò che allo spettatore è rivelato fin da subito diventa progressivamente chiaro anche nella mente del biondissimo Oskar: Eli è un vampiro costretto a nascondersi dalla luce del sole e a nutrirsi esclusivamente di sangue umano per sopravvivere. E quando nella tranquilla cittadina svedese iniziano a moltiplicarsi i cadaveri, la situazione precipita repentinamente verso un punto di non ritorno.
Let the Right One in è una storia di solitudine ed emarginazione: sfruttando uno dei capisaldi più celebri e bistrattati dell'immaginario horror, il regista riesce a coniugarne i toni più cupi e “dark” con una sceneggiatura essenziale ma efficace e un'ambientazione fortemente evocativa e connotativa. I personaggi, magistralmente interpretati da due giovanissimi e talentuosi attori, si muovono in un'atmosfera sospesa e rarefatta come l'aria gelida che si respira nel rigido inverno scandinavo. I dialoghi sono pochi, le parole scelte con cura: il linguaggio è spesso appena accennato o assume forme inconsuete, cifrate (è il caso del codice morse usato da Oskar ed Eli per comunicare attraverso le pareti dei rispettivi appartamenti, collocati uno accanto all'altro). La regia è asciutta, concentrata quasi esclusivamente sui gesti, gli sguardi: pochissimi gli effetti speciali (gli unici elementi che stonano, complice un uso piuttosto amatoriale della computer grafica), altrettanto rare le sbavature.
Il risultato è un piccolo capolavoro, un film capace di rendere in chiave umana e incredibilmente dolce il rapporto tra due ragazzini che, per un motivo o per l'altro, si trovano ai margini di una società chiusa e parcellizzata che li ha rifiutati. E il finale, con la chiusura del cerchio e l'accenno a un rapporto ciclico che probabilmente non avrà mai fine, li restituisce allo spettatore proprio per quello che in fondo sono: un vampiro, un potenziale omicida, ma pur sempre due bambini che hanno trovato qualcuno con cui condividere la propria solitudine.

La scena-cult del giorno: salve signor Thompson!

mercoledì 3 dicembre 2008

La scena-cult del giorno: kibbutz?



Dicesi prostata... donna in stato di adorazione... ah no, è un dolce, la faceva anche mia mamma, la prostata di mele... Waaaaahahahahhahahahahhaha!

Me and my T-Rex

How long would it take for a Tyrannosaurus Rex to digest your corpse?

Thanks to Heyquiz.com!

martedì 2 dicembre 2008

Dedicato al Ratto Shen



Non so voi, ma quand'ero piccolo questa sigla mi inquietava assai...