mercoledì 6 gennaio 2010

JappoRatti, parte terza

E anche la seconda settimana se n'è tristemente andata. Dopo essere stati per 5 giorni bel futuro (Tokyo), eccoci dunque catapultati nel passato, alla scoperta del lato più tradizionale e affascinante del Giappone. Nikko is Japan, recita una campagna promozionale della piccola cittadina situata a nord-ovest della capitale: sicuramente esagerando, ma i due giorni trascorsi vagando tra i meravigliosi templi buddhisti che sorgono sulle colline sono stati decisamente ben spesi. Degna di nota anche la minuscola distilleria di birra locale, che offre un po' di ristoro allo stanco viaggiatore dopo una giornata di duro cammino.
Da Nikko a Takayama il salto è stato notevole, quantomeno per le condizioni meteo che ci hanno accolto: tormenta di neve ininterrotta e gelo siberiano, ma quando ti attendono due notti in una lussuosa ryokan tradizionale con onsen privato, beh, c'è bisogno di aggiungere altro? Qualcosa sì: la minuscola cittadina, da scoprire passo dopo passo percorrendone le anguste vie che odorano di legno e sakè, è una vera e propria gemma incastonata tra le Alpi giapponesi e dovrebbe essere tappa obbligata per chiunque stia programmando un viaggio nel paese del Sol Levante.
Gli ultimi 5 giorni li abbiamo interamente dedicati a Kyoto e ai principali punti di interese situati nelle sue immediate vicinanze (Nara, Himeji). E qui ci sarebbe bisogno di un tomo intero della Treccani: Kyoto è una città dal fascino impareggiabile, capace di conquistare tanto per il suo sterminato patrimonio culturale quanto per le ardite opere di architettura moderna (trascorrere una serata nell'incredibile stazione ferroviaria, inaugurata nel 1997, equivale a essere teletrasportati direttamente sull'Enterprise).
Lasciarsi abbagliare dalla luccicante bellezza del Kunkakuji-ji (il famigerato Padiglione d'oro), inerpicarsi tra i templi di Higashiyama, avvistare una Geisha o una Maiko a Shirakawa Minami-dori, una delle strade più affascinanti di tutto il Giappone, sono esperienze uniche e indimenticabili, quasi quanto ingozzarsi di sushi e tempura per due settimane di fila!
E tuttavia il viaggio deve proseguire, prossima tappa Hiroshima mon amour, dove trascorreremo un paio di giorni prima di chiudere il cerchio tornando a Tokyo (museo Ghibli, sto arrivando!). Piango al pensiero di tutto il tempo di cui avremmo bisogno per vedere tutto ciò che ancora ci manca, ma per ora può bastare così, tanto già so che prima o poi qui ci tornerò.
Sayonara rattacci, alla prossima!

1 commento:

Ziga ha detto...

bellissima la foto con la neve!