venerdì 17 aprile 2009
I pirati in gabbia?
E' di oggi la notizia della condanna a un anno di carcere plus ingente sanzione pecuniaria per i creatori/gestori del noto sito The Pirate Bay.
Al di là di giudizi e convinzioni personali sul delicatissimo tema copyright e pirateria, fa veramente tenerezza leggere in giro per la rete (su siti come Repubblica, Corriere ecc.) commenti (che riporto ovviamente in forma anonima) di questo tenore:
- "Ma che senso ha il diritto di autore? in un mondo veramente libero, il fatto di avere una idea non ti da diritto di impedire ad altri di usarla o di obbligarli a pagare!"
- "Brutta storia... io sono fermamente convinto che il copyright sia una truffa e che gli autori dovrebbero rendere pubblici i loro lavori."
- "Quando ero giovane mi hanno pelato per farmi ascoltare un po di musica, da loro non compro mai più nulla, morto un pirata ne nascono cento."
- "Non hanno ancora capito che, se a me non piace un film o un cd, non lo comprerò comunque, pirati o non pirati..."
Lungi dal voler prendere distanza da un fenomeno che ci vede protagonisti al 100%, qualcuno vuole spiegare a questi signori il significato dei termini merce, prodotto, lavoro, retribuzione e furto?
Che poi il p2p e la rete in genere siano un'opportunità che le Major dovrebbero imparare a sfruttare, invece che condannare, è tutto un altro par de maniche.
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1 commento:
<<...e che gli autori dovrebbero rendere pubblici i loro lavori.">>
hahahah ma non si sa cosaa!Te si un geniooo!!
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