Lasciate che i ratti vengano a me! |
Non è che non abbia rosicchiato niente eh, anzi.
Mi sono sparato ben tre film candidati all'Oscar: con Toy Story 3 e Inception, visti tempo fa, siamo a cinque su boh, otto? Ecco, so che mi manca quello dei Coen. E Black Swan e, se non erro, The Social Network.
Vedrò sicuramente True Grit, anche se è un remake, e sapete come la penso a riguardo. Ma, che diamine, i Coen sono sempre i Coen.
Ma torniamo ai tre.
127 Hours ha un problema di fondo: è Boyleano dalla prima all'ultima inquadratura, troppo patinato e sopra le righe per lasciare qualcosa allo spettatore. Beninteso, buon film eh, avercene così: ma insomma, oltre a ciò che si vede c'è poco. E poi c'è una scena che mi ha dato il voltastomaco: considerati gli ettolitri di sangue e le tonnellate di budella che mi sono sorbito in questi anni, beh, chi l'avrebbe detto? Comunque guardatelo eh, quantomeno per vedere come un regista capace riesca ad avvincere lo spettatore ambientando un'ora e mezza di film in una sola, microscopica location. Vero senor Cortés?
Winter's Bone è meraviglioso. Davvero, non c'è una cosa, una sola, che non funzioni. Siamo agli antipodi rispetto al film di Boyle: qui tutto è sussurrato, profondo, viscerale. Come direbbe il buon Elvezio (qui la sua recensione, abbondante ed esaustiva come sempre): perturbante. Non credo avrà grande fortuna al botteghino, a meno che non vinca la statuetta. Shame on you se vi lascerete sfuggire uno dei migliori film degli ultimi anni.
The King's Speech sta nel mezzo. Un mezzo very english. Misurato ed elegante, ma non per questo superficiale e scontato, il film di Tom Hooper (al suo secondo lungometraggio dopo l'ottimo The Damned United) si gioca tutto sull'interpretazione di un Colin Firth in stato di grazia. E' il classico film da Oscar, nell'accezione più positiva del termine.
Nelle ultime due settimane ho letto poco e male.
Ho attaccato e mollato subito 1977 di Peace: semplicemente, non era il suo momento. E' lì che aspetta.
Ho finalmente affrontato Leiber con Nostra signora delle tenebre. Sì, mi è piaciuto. Lo ammetto, mi ha un po' deluso: visto il consenso unanime (anzi, l'entusiastica riverenza) che riscuote tra gli aficionados, beh, mi sarei aspettato qualcosina di più. Forse è troppo raffinato e intellettuale per i miei rozzi gusti da ratto.
Sto leggendo Mentre morivo, ma lo sto facendo nel modo, anzi, nei tempi sbagliati: la sera a letto. E io la sera a letto sono capace di abbioccarmi in 5 minuti netti. Pessima scelta davvero: il romanzo di Faulkner merita ben altra attenzione. Quindi sì, nel weekend mi metto in poltrona e lo ricomincio da capo.
Ho in programma un aggiornamento del vecchio post Ok, il prezzo è giusto?, per fare il punto sulla (desolante) situazione del mercato dell'eBook in Italia. Come vi sarete accorti, l'offerta inizia a essere accettabile in termini numerici, ma il prezzo medio degli eBook è oscenamente alto e la concorrenza tra gli store è al momento pura utopia.
Insomma, c'è poco da stare allegri, anche se siamo solo agli inizi e la situazione non potrà che migliorare. Qualcosina di interessante c'è già.
Spero di riuscire ad andare a Rimini per Ebook Lab Italia, almeno per un giorno: venerdì 4 interverrà anche il Duca!
Vi sarete accorti che la Tana ha cambiato faccia. Non so se mi piace, né se resterà così a lungo. Che ve ne pare?
Ah, quasi dimenticavo: pare che domenica pioverà. Non smetterà più: loro stanno arrivando...
2 commenti:
sono dieci i film scelti dall'Academy. Ti mancano da menzionare The Fighter, buono con probabilmente il miglior Christian Bale della sua carriera e il superficialotto ma in fondo ben riuscito "The Kids are all right". Una decina di livello per il mio parere, con i registi più importanti della "Nuova England Hollywood": Boyle, Nolan, Aronofsky, Coen, Fincher.
Sono d'accordo con te (anche io ho letto il libro Nostra signora delle tenebre) e anche se mi ha piaciuto mi avrei apsettavo qualcosa di più.Ottimo post.Paola L.
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