mercoledì 3 marzo 2010

Telegrammi horror da tutto il mondo

Prendo a prestito il sottotitolo di Splattergramma per una buona ragione: oggi, 3 marzo 2010, torna in libertà Omar Mauro Favaro, colui che, il 21 febbraio 2001, aiutò la fidanzatina Erika a massacrare madre e fratellino di lei con 97 coltellate. Ripetiamolo: 97 COLTELLATE. Il famigerato massacro di Novi Ligure.
Omar fu condannato a 14 anni di carcere: grazie all'indulto e ai soliti, vergognosi sconticini (sapete, è così devoto, un detenuto modello...), tale pena è stata ridotta a 9 anni. 5 anni di vita regalati. Più di un terzo della pena complessiva svanito nel nulla.
Più telegramma horror di così...

5 commenti:

Mattia Paoli ha detto...

Oh no che paura, Omar è un killer seriale e adesso non uscirò più di casa.

Critiche da populino medio, alè.

Re Ratto ha detto...

Scusa Mattia, non capisco il senso del tuo commento. Se vergognarsi di un sistema giudiziario per il quale il concetto di certezza della pena è più malleabile di un panetto di burro è una critica da populino medio, beh, allora sono fiero di essere un medioman.

Mattia Paoli ha detto...

Omar non è pericoloso socialmente, è un detenuto modello e ha già un lavoro e credo che a quella età 9 di carcere siano molti e lo abbiano fatto pensare.

Secondo me la legge va benissimo così com'è.

Re Ratto ha detto...

Anche volendo ammettere che Omar non sia pericoloso socialmente (cosa che comunque rimane una pura ipotesi: costui non ha rubato una macchina, ha massacrato due persone a coltellate...), non vedo come il fatto di essere un detenuto modello possa guadagnargli uno sconto di pena di 5 anni su 14.
Il fatto che un detenuto si comporti bene dovrebbe essere la norma: se fai il bravo, i 14 anni rimangono 14, magari un piccolo sconticino (di certo non un terzo della pena!), se non fai il bravo, quei 14 anni aumentano.
Io la vedo così: hai sbagliato? Paghi. E mi sembra che Erika e Omar l'abbiano combinata parecchio grossa, trovo allucinante che possano avvantaggiarsi dell'indulto (che, tra l'altro, ritengo di per sé deleterio per la credibilità di un sistema giudiziario).
Questo non significa ovviamente che debbano essere trattati come bestie: solo che dovrebbero scontare ogni singolo giorno della pena che gli è stata inflitta.
Altrimenti diventa una farsa, pardon, diventa l'Italia.

Mattia Paoli ha detto...

Io credo che se uno dimostri di non creare casini da detenuto (cosa che ha fatto Omar), che se uno faccia bene il lavoro che gli è stato affidato (cosa che sta facendo Omar), che se uno non è pericoloso socialmente (cosa che è Omar, visto che non è un serial killer, ma è uno che a 17 anni, con la mente plagiata dalla fidanzata ha ucciso due persone) debba avere degli sconti di pena.

Poi i giorni di reinserimento nella società sono cosa buona e giusta, dopo 9 anni di galera è giusto che una persona non si trovi di punto in bianco immersa in una società che è sicuramente cambiata.

In sostanza io delegherei queste decisioni alla giustizia (vabè, è vero che in questo caso è intervento anche un indulto politico) perchè le cose sono abbastanza complesse in questi casi.

Se la giustizia ha deciso che Omar debba avere uno sconto di pena, è giusto che lo abbia. Non credo che il popolo, solitamente forcaiolo, abbia le capacità (e ahimè, la volontà) di giudicare questi casi giudiziari.