martedì 7 luglio 2009

Camilleri, Tabucchi, Maraini, Fo, Rame, Ovadia, Scaparro, Amelio, Wu Ming: Appello contro il ritorno delle leggi razziali in Europa

Riporto di seguito in forma integrale l'appello, che può essere sottoscritto a questo link:

"Le cose accadute in Italia hanno sempre avuto, nel bene e nel male, una straordinaria influenza sulla intera società europea, dal Rinascimento italiano al fascismo.
Non sempre sono state però conosciute in tempo.
In questo momento c’è una grande attenzione sui giornali europei per alcuni aspetti della crisi che sta investendo il nostro paese, riteniamo, però, un dovere di quanti viviamo in Italia richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica europea su altri aspetti rimasti oscuri. Si tratta di alcuni passaggi della politica e della legislazione italiana che, se non si riuscirà ad impedire, rischiano di sfigurare il volto dell’Europa e di far arretrare la causa dei diritti umani nel mondo intero.
Il governo Berlusconi, agitando il pretesto della sicurezza, ha imposto al Parlamento, di cui ha il pieno controllo, l’adozione di norme discriminatorie nei confronti degli immigrati, quali in Europa non si vedevano dai tempi delle leggi razziali.
È stato sostituito il soggetto passivo della discriminazione, non più gli ebrei bensì la popolazione degli immigrati irregolari, che conta centinaia di migliaia di persone; ma non sono stati cambiati gli istituti previsti dalle leggi razziali, come il divieto dei matrimoni misti.
Con tale divieto si impedisce, in ragione della nazionalità, l’esercizio di un diritto fondamentale quale è quello di contrarre matrimonio senza vincoli di etnia o di religione; diritto fondamentale che in tal modo viene sottratto non solo agli stranieri ma agli stessi italiani.
Con una norma ancora più lesiva della dignità e della stessa qualità umana, è stato inoltre introdotto il divieto per le donne straniere, in condizioni di irregolarità amministrativa, di riconoscere i figli da loro stesse generati. Pertanto in forza di una tale decisione politica di una maggioranza transeunte, i figli generati dalle madri straniere irregolari diverranno per tutta la vita figli di nessuno, saranno sottratti alle madri e messi nelle mani dello Stato. Neanche il fascismo si era spinto fino a questo punto. Infatti le leggi razziali introdotte da quel regime nel 1938 non privavano le madri ebree dei loro figli, né le costringevano all’aborto per evitare la confisca dei loro bambini da parte dello Stato.
Non ci rivolgeremmo all’opinione pubblica europea se la gravità di queste misure non fosse tale da superare ogni confine nazionale e non richiedesse una reazione responsabile di tutte le persone che credono a una comune umanità. L’Europa non può ammettere che uno dei suoi Paesi fondatori regredisca a livelli primitivi di convivenza, contraddicendo le leggi internazionali e i principi garantisti e di civiltà giuridica su cui si basa la stessa costruzione politica europea.
È interesse e onore di tutti noi europei che ciò non accada.
La cultura democratica europea deve prendere coscienza della patologia che viene dall’Italia e mobilitarsi per impedire che possa dilagare in Europa.
A ciascuno la scelta delle forme opportune per manifestare e far valere la propria opposizione."

Andrea Camilleri, Antonio Tabucchi, Dacia Maraini, Dario Fo, Franca Rame, Moni Ovadia, Maurizio Scaparro, Gianni Amelio

4 commenti:

Geek ha detto...

copincollo dal comunicato del Viminale

Il Decreto, fa presente il Viminale, non vieta i matrimoni misti, ma quelli di “comodo”, ovverosia quelli la cui una finalità è quella di regolarizzare la condizione di clandestinità dei cittadini stranieri; il Decreto, inoltre, impone per l’acquisizione della cittadinanza italiana da parte di un cittadino o cittadina straniera che sposa un italiano/a un periodo di due anni e non più pari a soli sei mesi.

Un’altra falsità su cui è intervenuto il Ministero è quella relativa al fatto che con l’entrata in vigore del Decreto sicurezza le donne straniere irregolari non abbiano più la facoltà di riconoscere i figli; in merito il Viminale precisa che nel Decreto non esiste alcun articolo che imponga tale divieto. La donna straniera irregolare, fino a quando il bambino non avrà compiuto i sei mesi di età, non potrà infatti essere oggetto di un provvedimento di espulsione, visto che in tal caso è il Questore a rilasciare alla donna straniera irregolare il relativo permesso di soggiorno.

Re Ratto ha detto...

@ Geek: Interessante davvero la risposta del Viminale, mi farebbe molto piacere sapere come pensano di distinguere i matrimoni "veri" da quelli "fasulli".

@ Gesù: ban istantaneo. In questo blog, esattamente come nel mondo reale, non esiste la libertà di espressione.

Geek ha detto...

non lo so ho solo incollato, mi sembrava doveroso

Voucci ha detto...

Pure negli states esiste la stessa legge sui matrimoni già da tantissimi anni. I controlli vengono fatti con interviste e controlli a domicilio, poi ovvio che riuscire a beccare quali sono i matrimoni di comodo e quali no non è semplice!