Titolo: Hell Ride
Anno: 2008
Regia e "sceneggiatura": Larry Bishop
Cast: Larry Bishop, Michael Madsen, Dennis Hopper, Vinnie Jones, Eric Balfour.
Con la partecipazione di Dennis Hopper e David Carradine.
Pistolero è il leader dei Victors, gruppo di bikers fuorilegge che spadroneggia nel deserto americano. Alcol, sesso e Harley a parte, l’unico scopo della sua vita è vendicare la morte di Cherokee Kisum, una sua vecchia ragazza assassinata dal gruppo rivale dei 666ers. Insieme ai fedelissimi Gent e Comanche vagherà di bordello in bordello (cit.) per stanare e uccidere Deuce e Billy Wings, leader dei terribili motociclisti di Satanasso.
Hell Ride è un film senza senso: scritto da un mentecatto, recitato da un pupazzo affetto da paresi facciale e girato da un idiota (sempre il pupazzo di cui sopra), le uniche (ottime, tra l’altro) frecce al suo arco sono belle moto, culi marmorei e poppe da antologia.
Basato su una sceneggiatura completamente priva di logica, questo agghiacciante polpettone sponsorizzato da Quentin Tarantino in persona si trascina per 83 minuti tra smarmittate nel deserto (gran belle marmitte però eh), banalissime e inutili scazzottate, omicidi più o meno casuali, battute rigorosamente a sfondo sessuale, infarcite di, anzi, basate esclusivamente su doppi densi da far accapponare la pelle e sordidi locali inspiegabilmente popolati da donne bellissime, nudissime e perennemente in calore, sempre pronte a combattere nel fango (eh già, i bar ospitano notoriamente pozze per la lotta nel fango) e ad accoppiarsi furiosamente con qualunque orrendo biker di passaggio.
Perfino le poche scene d’azione (non sessuale) sono risolte in modo rozzo e sbrigativo: tutto sembra, anzi è, messo lì per caso, come se fosse in grado di reggersi da solo, come se bastasse prendere Michael Madsen, mettergli una motocicletta ipercustomizzata sotto le chiappe (l’unico luogo dove riesce a stare senza rendersi ridicolo) e sbatterlo nel deserto insieme a un branco di cinghiali tatuati per potersi fregiare del titolo di film citazionista, volutamente trash, consapevole omaggio ai peggio b-movie a stelle e strisce. Eh no, non è così che funziona: questo non è Planet Terror, questo è semplicemente un film di merda.
Condiamo il tutto con il nome QUENTIN TARANTINO stampato a caratteri cubitali sulla locandina (nota bene: non guardare mai più un film “presentato da”) et voillà, ecco a voi Hell Ride!
Una menzione a parte per Larry Bishop: ora, io non so da dove venga costui, cosa abbia fatto nella sua vita e quali film abbia precedentemente girato e disgraziatamente interpretato. Wikipedia ci è amico, anche se ho quasi paura di andare a verificare.
Ma osservate molto attentamente la faccia dell’uomo-cinghiale che guida l’allegra carovana con aria meditabonda: quella è l’unica espressione che costui è in grado di produrre.
Non credo ci si altro da aggiungere: guardatelo solo se le Harley Davidson sono la vostra unica ragione di vita (come per il sottoscritto di questi tempi) o se siete completamente ubriachi. E nemmeno in questo caso vi posso assicurare che lo troverete quasi accettabile.
12 commenti:
Già dalla locandina sembra un film della Troma...
L'ennesima riprova che i "Presenta" vanno evitati come la peste, se ne salva 1 su 1 milione.
questo era fico assai
http://www.imdb.com/media/rm3518143744/tt0299977
Te lo concedo, Hero era una figata.
ECCOMI!
dopo lunga assenza ... non mi resta che presentare il mio dissenso! (tanto per cambiare!!!! hehehe)!
Scherzi a parte.
Che dire. Parere diametralmente opposto.
Sarà che sono biker trash dentro (e un po' anche fuori), ma la chiave di lettura è proprio quella citata: omaggio volutamente trash e blah blah.
E onestamente per quanto ho apprezzato Deathproof, ho trovato proprio Planet terror senza senso ecc ecc.... insomma, prendi le tue parole e scambia i titoli dei film :)
Adoro Hell Ride. Visto la prima volta... sorrisino stampato in faccia. E settimane a citare "quotes". Rivisto dopo secoli in blue ray (e si vede bene persino sto cavolo di film di finta-bassa qualità!) e ci sono ricascato.
Sarà che per giudicarlo bisogna avere una certa cultura (ovviamente bassa) su quali sono proprio i b-movies a cui si ispira, ma trovo che riesca perfettamente nell'intento. E' un trip acido dall'inizio alla fine, con degli attori perfetti, con facce fisse, vero, ma perchè rappresentano dei personaggi da fumetto monodimensionali, che vanno avanti a one-liners e a spacconate.
Per il resto, le situazioni di contorno non sono così irreali come puoi pensare. Anzi!!!
C'è di peggio... peccato essersi persi i 70s!
Io ringrazio Tarantino che ci ha offerto la possibilità di avere delle chicche del genere... e come con la Troma citata prima,.... ci sono film più o meno riusciti, o come credo sia giusto dire in questo caso, che più o meno legano con il proprio ideale di film trash e con i propri canoni di bellezza ( o meglio bruttezza in questo caso) cinematografica.
Insomma ciò che per qualcuno è m*rda per altri è una perla.
Anche se.... invece di tutto sto polpettone... il buon vecchio PISTOLEEEROU (pronuncia rigorosa) si limiterebbe a dire:
"SHUUUUT THEE FUUUUCK UUUUUP!!!!!"
Un mito ;)
in fondo sono d'accordo, ma forse vedo io il vaso mezzo pieno...
riflessione che facevo non strettamente legata a Hell Ride, ma mi pare scaturita proprio da Grindhouse:
Ci troviamo di fronte ad un evento ccezionale, autori che, dopo gavetta con film sempre più rifiniti arrivano ad una fama tale che permette loro di girare "quel cazzo che gli pare"....
sicuri che le major saranno disposte a finanziare ogni cazzata, consci del fatto che scrivere "Quentin Tarantino" sulla locandina, garantisce loro un rientro sicuro.
I biker movie dell'epoca erano VERAMENTE robaccia. Ma con questo non voglio giustificare eventuali mancanze di HR.
Sicuramente non è un film "perfetto" ma io ho trovato che faccia veramente traspirare lo spirito di quei film.
Ti consiglio, se mai ti capiterà, una seconda visione. Presa anche alla leggere....
Io stesso, per quanto abbia comunque apprezzato il film alla prima visione, me lo sono goduto per bene solo la seconda.
Se anche così mantieni la tua opinione, non ti preoccupare, non sarebbe la prima volta che apprezzo qualche film quasi indifendibile.... e qualche volta, arrivo fino ad osannarli... (vedi Starship Troopers).
Che dire... ho delle aspettative basse, e tendo a godermi i film, senza troppe pretese ;)
alla prossima!!!!!
beh dai dal trailer non sembra così schifoso,un occhiata glela darei volentieri..il problema è,esiste una versione italiana? e se sì dove accidenti la trovo?
No, il film da noi non è mai arrivato. In rete si trovano comunque i sottotitoli (in inglese).
Mi sono appena accorto che è misteriosamente sparito un mio commento tra i due di P.e.
Boh, chissà cos'avevo scritto.
scusa Re Ratto, dov'è che hai studiato critica cinematografica? Quanta arroganza e presunzione nel descrivere un film di cui fondamentalmente non hai capito un cazzo.
Qui l'unica recensione che ha un senso è quella di P.e, visto che comunque si ha a che fare con una trama di gran lunga più sensata di un Planet Terror.
E non parlo solo di trama attenzione, parlo di montaggio e fotografia.
Non ti starà mica sul cazzo il sig. Bishop vero? Perchè in effetti è l'impressione che dai.
Il film è un perfetto biker film in stile B-movie, tra l'altro con una straordinaria partecipazione del grande Dennis Hopper, che non si sarebbe mai prostituito per un film di merda come vorresti farlo passare tu. Tu che avresti tutti i requisiti per iscriverti al forum del webchapter ahahahahah...
Ciao "anonimo", innanzitutto benvenuto in mia Tana.
Non mi risulta di aver mai studiato critica cinematografica. Ciò non mi impedisce tuttavia di esprimere un parere su un film non credi? E per me Hell Ride è spazzatura.
Mi chiedo invece di quale qualifica tu ti possa fregiare per affermare che di questo film "fondamentalmente non ho capito un cazzo".
Nel tuo commento noto contraddizioni (affermi che "si ha a che fare con una trama di gran lunga più sensata di un Planet Terror", per poi dire, la riga sottostante, che "non parli solo di trama"... mah. Oltretutto fotografia e montaggio non sono certo sufficienti a sorreggere le fondamenta di un film che si regge su un oceano di nulla), accuse campate in aria (non ho mai avuto il piacere di conoscere Mr. Bishop e non vedo perché dovrebbe starmi sul cazzo, ciò non toglie che reciti meglio il mio cane) e inesattezze storiche (Dennis Hopper, le cui qualità come attore sono indiscutibili, si è più volte prostituito per film di merda, come d'altronde il 99% dei grandi attori americani).
Il confine che separa un film citazionista di qualità da un' accozzaglia di assurdità è labile: a mio avviso Hell Ride lo supera dopo circa 5 minuti.
Ma, ripeto, questo è solo il mio umilissimo parere di Ratto: sono sempre felice di potermi confrontare con posizioni diverse dalle mie, altrimenti che gusto ci sarebbe a tenere un blog non credi?
Riguardo al webchapter, che dirti: preferisco di gran lunga incontrarti su altre pagine, o magari di persona a uno dei futuri run. Però vedi di esserci!
Buona strada, ride safe.
Grazie del benvenuto.
Ma veniamo a noi.
Hell Ride descrive e racchiude un microcosmo, quello del mondo biker. E lo fa raccontando una semplice storia... di vendetta (mai sentito parlare di vendette tra due MC rivali? eheheh, son cose che son successe persino in questa nostra italietta, credimi). Ma senza quelle troppe pretese che poi scaturirebbero nell'incasinato delirio di un Planet Terror, del resto entrare in un locale biker e trovare tante belle donne non è una cosa così fuori dal normale. Naturalmente in un film non ti ci vanno a mettere gattine in calore grasse o con i peli alle gambe... in fondo resta pur sempre un cazzo di film no?
Ma visto che a un certo punto tiravi in ballo anche i paragoni col mondo reale, beh.. francamente troverei più assurdo incontrare uno zombie, o, che so, una ragazza con un mitra al posto della gamba destra a cui basta sparare semplicemente sollevando la gamba-arma ahahah, per non parlare di come questo mitra sia stato "installato"... ecco, mi sembrano molto più assurde ste cose che veder scopare una bella donna con un qualunque orrendo biker di passaggio.
Lampante in questo senso è ad esempio l'ultimo scandalo del nostro premier psicopatico: un porco in giacca e cravatta che si scopa tutte le fighe che vuole e spero che adesso non verrai a dirmi che tanto lui lo può fare perchè ha i soldi e blablabla, perchè per quanto possa sembrarti strano anche un orrendo biker può avere i soldi amico mio e può averli lecitamente o illecitamente come il premier di cui sopra (e non c'entra un cazzo la mia posizione politica, quello è un altro discorso).
Di Grindhouse, se non l'hai già fatto, dovresti elogiare Death Proof, piuttosto che la stracacata di Rodriguez.
Un'altra cosa, non riesco a trovare quella mia contraddizione alla quale accennavi... chiaro che per trama intendo la sceneggiatura di un film, se dobbiamo andare sul tecnico... ma continuo a non trovare il mio errore, forse non hai inteso bene quando ho detto che il film di Bishop non è un bel film SOLO per la sceneggiatura ma ANCHE per il montaggio e la fotografia... non so, non ti seguo, illuminami.
A ogni modo se non hai mai studiato cinematografia mi sembra inutile parlare degli elementi che formano un insieme filmico, una struttura narrativa e via dicendo.
Ma, visto che me lo chiedi, sono un critico d'arte.
Perdonami solo se ho scritto da anonimo, ma era l'unica opzione che potevo scegliere, visto che solitamente non perdo tempo nel farmi gli account su internet.. sai, stare seduti davanti a un monitor non mi sembra così salutare.
Naturalmente preferisco andare in moto.
Tenendomi ben lontano dai raduni però, quelle ormai son cose per fanatici del twin cam a iniezione e harleysti della domenica col cellulare in tasca e l'ufficio che li aspetta il lunedì mattina... e che hanno pure la presunzione di esprimer pareri sul custom... per poi scandalizzarsi quando vedono un telaio rigido, o una moto senza le frecce, o con gli scarichi aperti...
Maledette mode.
Ciao.
Ciao anonimo, scusa se ti rispondo solo ora ma sono stato fuori città qualche giorno: come vedi riesco ad avere contemporaneamente una vita e un account su internet.
Trovo il tuo atteggiamento molto supponente: non condivido gran parte di ciò che dici, ma soprattutto non mi piace il modo in cui ti sei "presentato". In un certo senso la Tana del Ratto è casa mia, e in casa mia la buona educazione è d'obbligo.
La mia recensione è volutamente "caricaturale", è stata scritta così perché mi sembrava un tono adeguato al registro del film.
Ma d'altronde non ho studiato critica cinematografica, quindi non ho alcun diritto di esprimere le mie opinioni a riguardo giusto?
E poi sarei io quello arrogante e presuntuoso...
Sulla questione raduni, ti basti sapere che macino in media 1500 km al mese in moto: preferisco guidare piuttosto che passare i sabati davanti alle vetrine della concessionaria.
Se vorrai parlare di cinema, sarò felice di continuare (anzi, di ricominciare da capo) la discussione: in caso contrario, spero capirai se non risponderò più alle tue provocazioni.
Ciao
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