Come sappiamo, da ieri sera lo store di Bookrepublic è online (anche se in versione poco più che “alfa”): è dunque possibile iniziare a farsi un’idea sulle politiche di prezzo applicate dagli editori italiani ai loro prodotti.
Avevo già esaminato 5-6 casi nei commenti al topic precedente ma, data l’importanza dell’argomento, credo sia più opportuno aprirne uno a parte.
Ho selezionato dunque 7 editori (perché 7? E perché no?) e, per ognuno di essi, 3 titoli (dove possibile) presenti nello store di Bookrepublic, confrontandone il prezzo con quello della rispettiva controparte cartacea.
Ecco cosa ne è emerso.
IL SAGGIATORE
- Jonathan Lethem, Chronic City
Cartaceo: € 17
ebook: € 9,90
-42% circa
- Nassim N. Taleb, Il cigno nero
Hardcover: € 18
Tascabile: € 10
ebook: € 10,90
L’ebook costa circa il 40% in meno rispetto all’edizione hardcover, ma quasi il 10% in più rispetto al tascabile!
Mi sembra ovvio che il confronto debba avvenire con l’edizione cartacea più economica in commercio: in questo caso, insomma, il libro stampato costa meno della sua controparte digitale!
- Enrico Deaglio, Patria 1978-2008
Cartaceo: € 22
ebook: € 11,90
-45% circa
Gli ebook del Saggiatore costano circa il 40% in meno delle rispettive edizioni cartacee. Rimane però il tragico caso del libro di Taleb: perché lo “sconto” viene calcolato sull’hardcover e non sul tascabile?
IPERBOREA
- Jonathan Harstad, Che ne è stato di te Buzz Aldrin?
Cartaceo: € 16,50
ebook: € 9,90
-40% circa
- Per O. Enquist, Il libro di Blanche e Marie
Cartaceo: € 15
ebook: € 8,90
-40% circa
Con Iperborea (che al momento ha solo due titoli in catalogo) il risparmio per il lettore si aggira intorno al 40%.
VERDENERO/EDIZIONI AMBIENTE
- Stefania Divertito, Amianto. Storia di un serial killer
Cartaceo: € 14
ebook:€ 11,50€ 9,90
-18% circa-30% circa
- Sabina Morandi, Il pozzo dei desideri
Cartaceo: € 16
ebook: € 13,50
-16% circa
- Francesco Falcioni, L’angelo della morte. Gothica
Cartaceo: € 16
ebook: € 13,50
-16% circa
Complimenti a dunque a Verdenero, che si guadagna la palma di peggior editore digitale (fin qui) dell’anno.
AGGIORNAMENTO: abo mi segnala che i prezzi degli ebook di Verdenero sono improvvisamente precipitati, assestandosi su due posizioni: €8,90 e €9,90. Ancora un po' alti, ma è comunque un buon passo avanti.
MINIMUM FAX
Con Minimum Fax la situazione è più variegata. A quanto pare, non esiste una formula fissa per calcolare il prezzo dell’ebook in rapporto a quello del libro cartaceo: la proporzione varia da titolo a titolo.
Nei casi considerati (gli unici tre libri editi da Minimum Fax presenti su Bookrepublic) il risparmio per il lettore oscilla tra un discutibile 38% e un buon 61%. Una bella differenza insomma.
IL MAESTRALE
Gli ebook del Maestrale costano circa la metà delle rispettive edizioni cartacee, con un risparmio per il lettore che va dal 50 al 60%.
Un plauso alla scelta di abolire i ridicoli arrotondamenti al decimo di euro o, peggio ancora, al centesimo, sul prezzo finale, optando per il quello intero: finalmente un'azienda che non considera il consumatore un povero idiota.
VOLAND
Sui libri della Nothomb (unica autrice della scuderia Voland presente in Bookrepublic) la casa editrice applica una riduzione di prezzo quasi fissa: -50%.
NOTTETEMPO
Anche Nottetempo galleggia intorno alla boa del 50% ma, nel caso della Agus, decide di succhiare al lettore circa dieci gocce di sangue in più.
Vale inoltre il discorso già fatto per Il Maestrale riguardo al prezzo intero, o quasi: il Re Ratto vi ringrazia.
MINIMUM FAX
- Bruno Ballardini, Gesù lava più bianco. Ovvero come la chiesa inventò il marketing
Cartaceo: € 10
ebook: € 4,90
-51% circa
- Paolo Cognetti, Manuale per ragazze di successo
Cartaceo: € 9,50
ebook: € 5,90
-38% circa
- Fabio Stassi, Holden, Lolita, Zivago e gli altri. Piccola enciclopedia dei personaggi letterari (1946-1999)
Cartaceo: € 12,50
ebook: € 4,90
-61% circa
Con Minimum Fax la situazione è più variegata. A quanto pare, non esiste una formula fissa per calcolare il prezzo dell’ebook in rapporto a quello del libro cartaceo: la proporzione varia da titolo a titolo.
Nei casi considerati (gli unici tre libri editi da Minimum Fax presenti su Bookrepublic) il risparmio per il lettore oscilla tra un discutibile 38% e un buon 61%. Una bella differenza insomma.
IL MAESTRALE
- Salvatore Niffoi, L'ultimo inverno
Cartaceo: € 10
ebook: € 5
-50%
- Maria Giacobbe, Chiamalo pure amore
Cartaceo: € 15
ebook: € 7
-54% circa
- Marcello Fois, Nulla
Cartaceo: € 14
ebook: € 6
-57% circa
Gli ebook del Maestrale costano circa la metà delle rispettive edizioni cartacee, con un risparmio per il lettore che va dal 50 al 60%.
Un plauso alla scelta di abolire i ridicoli arrotondamenti al decimo di euro o, peggio ancora, al centesimo, sul prezzo finale, optando per il quello intero: finalmente un'azienda che non considera il consumatore un povero idiota.
VOLAND
- Amelie Nothomb, Acido solforico
Cartaceo: € 13
ebook: € 6,50
-50%
- Amelie Nothomb, Cosmetica del nemico
Cartaceo: € 11
ebook: € 5,90
-46% circa
- Amelie Nothomb, Né di Eva né di Adamo
Cartaceo: € 13
ebook: € 6,50
-50%
Sui libri della Nothomb (unica autrice della scuderia Voland presente in Bookrepublic) la casa editrice applica una riduzione di prezzo quasi fissa: -50%.
NOTTETEMPO
- Milena Agus, La contessa di ricotta
Cartaceo: € 13.5
ebook: € 8
-40% circa
- Tongzhi, Fortunato (a cura di), Beijing story
Cartaceo € 16
ebook: € 8.5
-47% circa
- Francesco Cantaluccio, Che fine faranno i libri?
Cartaceo: € 6
ebook: € 3
-50%
Anche Nottetempo galleggia intorno alla boa del 50% ma, nel caso della Agus, decide di succhiare al lettore circa dieci gocce di sangue in più.
Vale inoltre il discorso già fatto per Il Maestrale riguardo al prezzo intero, o quasi: il Re Ratto vi ringrazia.
13 commenti:
Io sono estremista, ma cercherei di portare i prezzi degli ebook a un terzo dei cartacei.
Cartaceo da 15 euro --> ebook da 5 euro.
Utopisticamente non sforerei mai questa cifra (5 euro), per poter parlare di vera convenienza e rivoluzione digitale.
In questi giorni sto comprando fumetti da leggere sull'IPad (in inglese, e quindi venduti da store americani). Costano meno di un euro ad albo. Questo sì che mi spinge ad abbandonare (probabilmente per sempre) i fumetti cartacei e a passare a quelli digitali. Comunque ne parlerò presto sul blog.
L'esempio che citi, quello di Verdenero, è ridicolo. Questi tizi non hanno capito una mazza. Oppure ci lucrano su, che è anche peggio.
"Questo sì che mi spinge ad abbandonare (probabilmente per sempre) i fumetti cartacei e a passare a quelli digitali."
Proprio qui sta il problema Alex: gli editori NON VOGLIONO che il lettore abbandoni il cartaceo per il digitale!
Anch'io, utopisticamente parlando, sarei per non sforare la soglia dei 5 euro.
Però, visto l'andazzo, diciamo che, a seconda del titolo, potrei accontentarmi di una riduzione di prezzo del 50%.
Quello che gli editori vogliono, fra non molto conterà davvero poco.
Già vendono le briciole; ora che girano gli ebook piratati (come fu a suo tempo per i primi Mp3), e che vanno diffondendosi degli ereader meno costosi, vedrai che botta.
O si adattano, elaborando una strategia mercato come fu quella di Itunes per la musica, oppure si preparino a chiudere baracca e burattini.
Che poi, per assurdo, a rimetterci saranno soprattutto gli scrittori esordienti o comunque meno noti.
Da lettrice mi chiedo perché dovrei essere tassativamente obbligata ad abbandonare la carta. Il motivo è che il digitale costa meno? Mah.
Da lettrice preferisco poter scegliere tra le due cose, e che quindi cartaceo e digitale convivano. Sulle politiche di prezzo si può opinare fino alla fine dei giorni, ma non capisco la necessità dell'out-out. Acquisto musica digitale (sì, pensate, povera idiota, la acquisto anzi che scaricarla pirata), ma questo non ha fatto sì che in qualche caso non mi andasse di spendere dei soldi per un cd.
Ciao Letizia, benvenuta in mia Tana.
Ciò che dici è sacrosanto: la scelta spetta giustamente al lettore.
L'ebook è potenzialmente una grande opportunità sia per l'editore, che potrà progressivamente scrollarsi di dosso un'infinità di costi e zavorre, sia per il lettore, per moltissimi motivi, tra cui quello economico.
Ciò che spesso e volentieri accade, però, è che autori e editori impongano un prezzo molto alto all'ebook così da scoraggiare, o per lo meno rallentare il più possibile, la transizione al digitale.
La cosa più ridicola è che, soprattutto nel caso dei piccoli editori (tipo, appunto, Verdenero) e degli autori esordienti, entrambi avrebbero solo da guadagnarci!
Io, da lettore, mi incazzo: se un cartonato cartaceo costa, ipotesi, 20 euro, non esiste che il corrispettivo digitale costi 12. Questo si chiama lucrare. E che non mi tirino in ballo la storia dei "costi di gestione della piattaforma", please, non prendiamoci in giro.
Poi non si lamentino se i server di eMule saranno sempre più rigonfi di epub.
Scusami Letizia, forse mi sono lasciato prendere un po' la mano e sono partito per la tangente.
Quello che intendevo dire è che la convivenza tra cartaceo e digitale è cosa buona e giusta: il libro stampato non è destinato a sparire, ma a essere affiancato dall'ebook.
Tuttavia sarebbe cosa buona e giusta anche una politica di prezzi che tenga effettivamente conto delle sostanziali differenze dei due formati.
Poi ognuno sarà libero di decidere quale acqusitare.
Ma infatti il succo del discorso sta tutto lì, nella possibilità di scegliere accortamente tra un formato e l'altro.
Se invece ne penalizzi uno (gli ebook) per spingere gli acquirenti sull'altro, non sei onesto.
L'esempio della musica: gli mp3 hanno, pur con tutte le resistenze iniziali, ottenuto una parità con i dischi veri e propri. A parte i folli che continuano a proporli a 20 euro, oramai buona parte dei dischi (anche nuove uscite) si possono comprare a 12-13 euro. Ovvero 2-3 euro in più della versione digitale su ITunes (che in media costa 9.90).
Questa, a parer mio, è una giusta scelta di mercato. Poi ciascuno si orienta come preferisce, ma partendo da basi equilibrate.
In fondo basterebbe avere qualche insider che ci sappia dire alcune cose:
Spariscono alcuni costi, tipo distribuzione, stampa ecc ecc.
Quanto valgono quei costi? X?
Allora prezzo E book uguale prezzo libro carta meno X.
Ma non funziona così perché bla bla bla
Sciallis, sta per caso insinuando che dovrei darmi allo spionaggio industriale? :-)
Purtroppo questo non è il mio campo: se non ricordo male il Duca, prendendo spunto da questo libro di Oliviero Ponte di Pino, aveva tentato un'operazione del genere all'interno di un più ampio discorso su Konrath.
Settimana prossima verificherò (domani me ne vado un paio di giorni al mare) e cercherò di approfondire l'argomento. E' chiaro comunque che sull'ebook non grava un'enorme mole di costi fissi e variabili dovuti a stampa, magazzino, trasporto e rese, solo per citarne alcuni.
In ogni caso, per dovere di cronaca, no, prezzo eBook non è uguale a prezzo libro di carta meno X: entrano in gioco altri fattori (i primi due che mi vengono in mente, iva al 20% invece che al 4% e costo di gestione della e-piattaforma), fattori che non giustificano però prezzi come quelli che girano.
Qualche tempo fa Charlie Stross aveva postato una serie di pezzi sul mondo dell'editoria (anglosassone, ovviamente) estremamente chiari e documentati.
Qui c'è l'indice dei vari post. È una lettura lunga, ma vale tutto il tempo che ci perderete.
Mi piacerebbe davvero leggere qualcosa di simile sulla situazione nostrana.
Ratto, mi sa che ti hanno sentito.
I libri Verdenero sono scesi a 9,90 e 8,90.
Probabilmente, dopo la sbornia rimediata al Watermelon Party, si sono resi conto di aver venduto 3 copie in una settimana e hanno deciso di correggere il tiro.
Cosa riden lo sa la madonna
cun quei pressi che g'han de paga'!
Anche se non mi considero un insider (penso che quelli veramente tali si contino sulle dita di due mani, e non sono nomi e cognomi ma consigli di amministrazione) comprendo quello che intendeva Elvezio Sciallis, così ho approfittato per togliermi un sassolino dalla scarpa.
QUI
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