mercoledì 30 giugno 2010

Lezioni di lavaggio del cervello, ovvero l'informazione ai tempi del Caimano

Ecco come il principale telegiornale nazionale e la più schierata tra le reti private hanno confezionato la notizia della condanna di Marcello Dell'Utri a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa:

Il TG1



Studio Aperto



Find the difference!

2 commenti:

abo ha detto...

... e ci viene anche un terzo dubbio: non è che chi è sul libro paga del presidente del consiglio, alla fine, sia incompatibile con la professione giornalistica?

Elvezio Sciallis ha detto...

Penso che questo sia il campo in cui il digital divide si fa sentire più forte in assoluto...

Io non possiedo televisore da ormai molti anni e quindi ho notizie spesso molto, molto diverse da quelle che appaiono in tv e quando parlo del per e del diviso magari in negozio con le commesse o con amici in qualche occasione, mi rendo conto che ormai ci divide una eccezione della realtà drasticamente, drammaticamente diversa. Non è proprio più questione di ideologia o parere, tipo "accade X, io su questo accadimento penso Y e tu pensi Z" bensì proprio di narrazione del reale non più spartita, ovvero "accade X" no no, guarda che "accade K", è un problema enorme...