There Will Be Blood (perchè Il Petroliere non può essere nè letto nè sentito) è un film spiazzante: con una regia classica e quasi di maniera ma allo stesso tempo suggestiva che ricorda il buon vecchio Stanley K., Anderson racconta una storia sporca e viscida (proprio come il greggio) che ti colpisce in faccia come le stecche che Day-Lewis tira ad un malcapitato personaggio durante una delle scene più impressionanti del film. Un film costruito attorno all'immortale figura di questo petroliere-pioniere, protagonista-antagonista che incarna praticamente in toto lo spirito vincente e menefreghista degli Stati Uniti D'America. Daniel Day Lewis azzecca l'interpretazione perfetta: oscar obbligatorio anche senza aver visto gli altri film. Johnny Greenwood dei Radiohead firma una colonna sonora incredibile, perfetta nell'integrarsi con lo svolgimento e lo spirito della storia, al contempo ossessionante e classica, confermandosi un compositore all' avanguardia degno di dirigere la BBC Orchestra (procuratevi per curiosità Wordless Music Orchestra).
Le figure minori, a mio parere non molto ben integrate nella sceneggiatura, sono meno incisive e risultano, forse di proposito, offuscate dal carisma del protagonista. Questo aspetto incide pesantemente sulla durata del film (poteva essere tagliata benissimo una mezza) però è veramente l'unica pecca.
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